Diversamente Verde

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Diversamente Verde

Avviare un percorso di acquisizione di competenze nell’ambito dell’agricoltura e sperimentare l’inserimento lavorativo per persone con disabilità è la finalità del progetto “Diversamente Verde gestito in ATS dalle Acli provinciali di Frosinone, soggetto capofila, Autentica Cooperativa Sociale, le associazioni Ver.Bene (costituita da familiari, utenti e volontari impegnati in interventi a favore delle persone con disagio psichico) e Oltre l’Occidente, in risposta all’Avviso per il finanziamento di interventi finalizzati alla “promozione delle pari opportunità nel campo dell’impresa privata, dell’arte e della cultura e dello sport a favore delle persone con disabilità. Anno 2017”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità.

Il progetto si svolgerà nei Comuni della Provincia frusinate che fanno parte del Distretto Socio-Sanitario B, Ente Capofila Frosinone, comprendente 23 Comuni, con una popolazione complessiva di 182.368 abitanti (stima Istat al 01/01/2017) e il Distretto socio –Sanitario D, Ente Capofila Consorzio dei Comuni del Cassinate, che comprende 26 Comuni con una popolazione di 118.348 abitanti (stimata Istat al 01/01/2017).

I destinatari del progetto sono 15 soggetti diversamente abili (con disturbo dello spettro autistico e con disagio psichiatrico) a cui permettere, in una situazione economica nazionale e locale difficile, il rafforzamento delle abilità professionali e l’opportunità di prevenire il disagio di singoli cittadini o di gruppi a rischio, con risvolti sociali e umani. Come evidenziato nei documenti di programmazione sociale dei territori interessati dal progetto, l’area della disabilità presenta notevoli criticità da affrontare e troppo spesso le risorse territoriali sono insufficienti a coprire la domanda; la difficoltà sta nel fornire risposte adeguate a situazioni complesse e multiproblematiche.  Obiettivo generale di “Diversamente Verde” è quello di sostenere l’inserimento lavorativo dell’utente disabile in relazione:

  • alla realizzazione delle sue aspirazioni e al soddisfacimento dei suoi bisogni;
  • ai suoi livelli di autonomia e indipendenza nello svolgimento di un’attività lavorativa, delle attività personali e nella partecipazione sociale;
  • alla qualità, economicità e rispondenza dei servizi offerti in risposta ai suoi bisogni;
  • alla riduzione del carico di cura dei caregiver e al contrasto al loro senso di solitudine e isolamento.

Attività e obiettivi sono coerenti con quanto definito nella strategia di Lisbona, Europa2020 e Lazio2020, realizzando un incremento sostenibile dell’occupazione e  favorendo l’inclusione sociale; con la “Strategia per la parità tra donne e uomini 2010-2015” e con “Agenda per nuove competenze e per l’occupazione” della CE, per quanto riguarda lo sviluppo e la continua manutenzione delle competenze dei cittadini, la qualità e la sicurezza sul lavoro, la promozione dell’imprenditoria.

Il progetto realizza le seguenti fasi, per una durata complessiva di 12 mesi.

I Fase  –  Presa in carico

La presa in carico rappresenta il momento più delicato dell’intero processo. E’ in questa fase, infatti, che si pongono le basi per costruire quella rete di relazioni che si rivelerà fondamentale sia nel reclutamento dei destinatari del progetto che nella realizzazione dello stesso. Questa fase sarà supportata dallo sportello di counseling e ascolto delle ACLI provinciali di Frosinone.

II Fase – Orientamento

Valutazione iniziale delle risorse, delle competenze, delle attitudini, dei desiderata della persona; del disagio personale e famigliare; consulenze individuali e di gruppo

III Fase – Progetto individualizzato che preveda le seguenti azioni:

  • Empowerment
  • Accompagnamento
  • Laboratori Sociali Inclusivi

Nello specifico l’azione prevede l’attivazione di 5 percorsi laboratoriali (di 20 ore ciascuno), articolati su aree trasversali (social media, comunicazione,) e su aree specifiche (agricoltura biologica, imparo l’arte…, autopromozione), finalizzati ad acquisire o consolidare competenze specifiche utilizzabili  nel contesto di vita quotidiana e  lavorativa.

  • Apertura e gestione sperimentale di un’ “Oasi Diversamente Verde”

Imparando a realizzare un giardino e un orto didattico fino a promuovere e vendere sul proprio  territorio i servizi, a realizzare eventi di sensibilizzazione e attività didattiche con le scuole, per far sì che le persone impiegate diventino in prima persona protagonisti del cambiamento sociale.

Il Piano di Valutazione, sarà dettagliato e riguarderà sia la congruenza interna del progetto  –  valutazione di processo – che l’efficacia raggiunta nelle varie fasi e al  termine  –  valutazione di esito. “Diversamente Verde” prevede di includere in maniera proattiva i destinatari nelle fasi previste, coinvolgendo anche gli imprenditori, le associazioni di categoria, gli enti pubblici del territorio di riferimento attraverso un accordo di rete da formalizzare in particolare con i GAL per promuovere lo sviluppo.

La sostenibilità dell’intervento proposto ruota attorno a quattro componenti fondamentali:

Sostenibilità economica: i servizi ed i prodotti del “Punto Diversamente Verde” possono generare reddito per i destinatari del progetto e sostegno finanziario per ulteriori progetti di inserimento lavorativo ed inclusione sociale di altre persone diversamente abili o svantaggiate;

Sostenibilità sociale: i destinatari del progetto, rafforzeranno le proprie abilità e competenze professionali, garantiranno una maggiore qualità e sicurezza sul luogo di lavoro per se stessi e per tutti coloro che frequenteranno il Punto Diversamente Verde, favorendo anche il miglioramento della qualità della vita per tutta la popolazione;

Sostenibilità ambientale: il progetto consentirà il recupero di un’aree pubbliche e la creazione di giardini e orti didattici, nel rispetto della qualità ambientale, sostenendo la salvaguardia del territorio; 

Sostenibilità istituzionale: L’ATS e la rete che si formerà, garantiranno uno sviluppo equilibrato delle attività sul territorio, il coinvolgimento e la partecipazione attiva della cittadinanza e degli operatori dei servizi, garantendo un confronto equo, continuo e la riproducibilità delle buone prassi.